Giornata card. Pironio: card. Sandri, “seminatore di speranza incorruttibile”

“Oggi i giovani vanno aiutati a non smarrire la strada della vita, a non temere la fatica di percorrerla, ad intuire la direzione e i passi da intraprendere, sentendosi parte della grande famiglia della Chiesa”: Lo ha detto il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, durante la messa celebrata oggi a Roma per la Giornata della memoria del servo di Dio cardinale Eduardo Pironio nel XX anniversario della morte, promossa dall’Ambasciata Argentina presso la Santa Sede. Il prefetto, che ha concelebrato tra gli altri con l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, ha rievocato i tratti salienti della vita e della missione del card. Pironio che fu anche presidente del Pontificio Consiglio per i laici, “avendo il merito di aiutare san Giovanni Paolo II a realizzare gli eventi memorabili delle Giornate mondiali della gioventù”. “Sono infatti trascorsi vent’anni dalla morte del cardinale Pironio, ed il nostro ritrovarci insieme non è segnato dalla tristezza per la sua mancanza, ma diviene un rendimento di grazie per la vita di questo grande figlio della Chiesa e figlio della nostra amata terra, l’Argentina, ma anche dell’Italia, terra di origine, come per molti di noi, della sua famiglia. La vita dell’uomo – ha affermato il card. Sandri – si consuma e si spegne, ma quanti si lasciano conquistare e guidare dalla Parola del Signore Crocifisso e Risorto diventano segno e a loro volta seminatori della speranza incorruttibile conquistataci a caro prezzo da Cristo”. Il card. Pironio “si è lasciato lui per primo accendere dalla scintilla del fuoco di Pentecoste, e ha lasciato che ardesse in lui, in tutte le tappe della sua esistenza umana e sacerdotale”. Un fuoco, quello di Dio, “diverso dai tanti fuochi fatui umani – di poteri politici o economici che si accendono e si spengono con grande facilità, facendo però ricadere, a volte, le conseguenze sulla popolazione – e ben lontano dai fuochi distruttori di violenza, sopruso e devastazione che pure siamo in grado di progettare e disseminare: un fuoco invece che purifica, che riscalda ed illumina il cuore, perché gli ricorda di essere stato creato da Dio e di essere inquieto finché non riposa in lui”. Dopo la messa, presso il Palazzo San Callisto, il card. Sandri è tornato a rievocare la figura del Servo di Dio, card. Pironio, il suo attaccamento alla “sorgente” vale a dire “il suo sacerdozio”, il suo “profondo radicamento nel Signore Gesù che porta ad assumere proprio come il Maestro una grande attenzione umana, semplice, concreta e quotidiana, alla vita degli uomini che gli sono affidati”.

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