Festa della Repubblica: mons. Zuppi (Bologna), “Costituzione è fondamento della nostra casa comune”. Il 2 giugno Te Deum in “ogni comunità della diocesi”

“La Costituzione non è un retaggio del passato ma il fondamento della nostra casa comune, il deposito di valori che sono le radici senza le quali non si può costruire il futuro”. Lo scrive l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Maria Zuppi, nel messaggio alla diocesi per la Festa della Repubblica Italiana. Ai Padri costituenti “dobbiamo loro rispetto vero e gratitudine consapevole, perché la Costituzione ha permesso e orientato la costruzione di una società democratica e fornisce ancora lo spirito ed i criteri guida per una convivenza nella giustizia e nel rispetto per ogni persona”. “Essa – prosegue l’arcivescovo – garantisce diritti e doveri ed indica la responsabilità di tutti nella costruzione della casa comune che è il nostro Paese”. “Il suo spirito certamente ne rappresenta anche un’indicazione di metodo per il futuro”, aggiunge Zuppi, rilevando che “in essa appare chiaro come la vitalità di una società sia frutto della responsabilità dei cittadini e del loro impegno”. E se a volte verso le strutture pubbliche “notiamo un senso di sfiducia, tanto che si pensa necessario arrangiarsi, cercare una via di convenienza individuale”, l’arcivescovo invita a “ringraziare quanti le onorano con generosità e spirito di servizio, ricordando che è necessario impegnarci perché le regole della casa comune, i diritti e doveri, siano tali per tutti e tutti abbiamo fiducia in essi”. “I nuovi italiani – continua – ci aiutano ad esserlo di più e ci chiedono proprio questo”. Per mons. Zuppi, “l’Italia deve essere grande perché grande è l’umanesimo che eredita, in tanta parte eredità del cristianesimo e che le è affidato, ricchezza di storia, cultura, capacità che permettono di non avere paura e di guardare il futuro rendendo tutti, nuovi e vecchi, davvero italiani”. “La Costituzione italiana – sottolinea – esprime un progetto di società nella quale la comunità è elemento fondamentale per dare valore all’individuo. Non c’è l’io senza il noi”. “All’inizio di questo cammino – ammonisce – c’è l’educazione civica, da rilanciare con impegno e determinazione, nelle scuole come nella vita ordinaria”. Auspicando che “la nostra casa comune possa rispondere alle sfide che occorre affrontare”, mons. Zuppi invita “ogni comunità della diocesi” tra il vespro di venerdì 1° giugno e la giornata di sabato 2 giugno a cantare l’inno di ringraziamento “Te Deum”. “Si innalzino preghiere e suppliche per la nostra Patria – conclude – chiedendo la grazia di un rinnovato impegno di tutti per il bene comune”.

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