Donne prete: mons. Ladaria (Congregazione dottrina fede), “no” è “elemento dottrinale”. “Promuovere ruolo femminile nella Chiesa”

“La Congregazione per la dottrina della fede, in risposta a un dubbio sull’insegnamento di Ordinatio sacerdotalis, ha ribadito che si tratta di una verità appartenente al deposito della fede”, afferma il prefetto del dicastero vaticano, mons. Luis Ladaria, esprimendo su L’Osservatore Romano di ieri “seria preoccupazione” nel “veder sorgere ancora in alcuni Paesi delle voci che mettono in dubbio la definitività di questa dottrina” argomentando che “non è stata definita ex cathedra e che, allora, una decisione posteriore di un futuro Papa o concilio potrebbe rovesciarla”. In questo modo, avverte il prefetto, si seminano dubbi e si crea grave confusione tra i fedeli. E “non solo sul sacramento dell’ordine” ma “anche sul magistero ordinario che può insegnare in modo infallibile la dottrina cattolica”. Per quel che riguarda il sacerdozio ministeriale, la Chiesa “riconosce che l’impossibilità di ordinare delle donne appartiene alla ‘sostanza del sacramento’ dell’ordine”, precisa Ladaria, sostanza che la Chiesa non ha capacità di cambiare. Non si tratta “solo di un elemento disciplinare, ma dottrinale, in quanto riguarda la struttura dei sacramenti, che sono luogo originario dell’incontro con Cristo e della trasmissione della fede”.  “La differenza di funzioni tra l’uomo e la donna – assicura – non porta con sé nessuna subordinazione, ma un arricchimento mutuo. Si ricordi che la figura compiuta della Chiesa è Maria, la Madre del Signore, la quale non ha ricevuto il ministero apostolico”.  Anzi, “proprio la fedeltà al disegno di Cristo sul sacerdozio ministeriale” permette di “approfondire e promuovere sempre di più il ruolo specifico delle donne nella Chiesa”. Ladaria ricorda inoltre che “l’infallibilità non riguarda solo pronunciamenti solenni di un concilio o del Sommo Pontefice quando parla ex cathedra, ma anche l’insegnamento ordinario e universale dei vescovi sparsi per il mondo, quando propongono, in comunione tra loro e con il Papa, la dottrina cattolica da tenersi definitivamente”. Su questo insegnamento, conclude, hanno insistito Benedetto XVI nella messa crismale del 5 aprile 2012 e Papa Francesco nell’Evangelii gaudium.

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