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Delegazione Patriarcato Mosca da Papa Francesco: card. Bassetti, “i cristiani possono essere segno di unità e artigiani di pace”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Siamo convinti che in un mondo che ci vorrebbe divisi, i cristiani possono essere segno di unità e artigiani di pace, pur nella loro diversità. Ci incoraggi Padre Santo in questo impegno”. Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, presentando questa mattina a Papa Francesco la delegazione della Chiesa ortodossa russa, guidata dal Metropolita Hilarion. “In questi giorni – ha detto il cardinale – ci siamo soffermati a riflettere sul tema del pellegrinaggio visto nel suo valore religioso e culturale. Grazie, Santità, per averci voluto incontrare. Vorremmo ribadire davanti a Lei il desiderio di continuare questi incontri come ci ha esortato a fare con tanta benevolenza Sua Santità il Patriarca Kirill a Mosca lo scorso anno, per arricchire la nostra mutua conoscenza”. Al termine dell’udienza, il cardinale ha detto al Sir: “Il Santo Padre ha insistito molto sul camminare insieme e anche che non ci sia concorrenza. Chi fa bene una cosa, continui a farla e il bene è per la lode di Dio”. “Il mondo è diviso e chiama i cristiani”, ha aggiunto il cardinale: “È come un deserto assetato di acqua: poter portare questa acqua nello Spirito dell’amore, dell’unità tra noi e della concordia è la più grande testimonianza che possiamo dare così come è la più grande risposta che i cristiani possono dare alla preghiera di Gesù ‘ut unum sint’”. Il cardinale ha quindi ricordato “l’ecumenismo del sangue. Quando ti uccidono per odio a Cristo e alla fede cristiana – ha detto -, non ti domandano se sei cattolico o se sei protestante, luterano, ortodosso o copto. Sei di Cristo”.

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