(da Piacenza) “È una festa per tutto il popolo del Signore, quello che è ancora in cammino e quello che è già arrivato alla meta conclusiva. Penso che esultino i martiri della Somalia, dell’Africa ma anche i nostri: il patrono di Piacenza sant’Antonino e il nostro beato Scalabrini anche se non è martire”. Così mons. Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio, prima della conclusione del rito di beatificazione per suor Leonella Sgorbati. “Rivolgo un particolare grazie a tutti coloro che qui si sono dedicati con entusiasmo per preparare questa celebrazione davvero singolare. Questo Duomo così maestoso e così antico per la prima volta ha visto una celebrazione in cui viene proclamata una beata, figlia di questa nostra Chiesa piacentina”. “Rendiamo davvero grazie al Signore – ha continuato mons. Ambrosio –, il Suo amore è entrato in una nostra sorella. E questa sorella si è lasciata plasmare, si è lasciata dirigere da questo amore che è dono, è vita, come il cardinal Amato nella sua omelia ci ricordava”. Infine il vescovo di Piacenza ha riportato le parole di Papa Francesco, incontrato lunedì scorso a Roma all’assemblea della Cei. “Mi ha detto ‘con l’intercessione di questa beata martire, preghiamo per la pace e la concordia dei cuori, dei popoli, in Africa e in tutta l’umanità’”.