Catechesi persone disabili: suor Veronica Donatello in Portogallo per una serie di incontri nelle diocesi

foto SIR/Marco Calvarese

È in viaggio per una serie di incontri nelle diocesi portoghesi suor Veronica Donatello, responsabile del settore per la catechesi delle persone disabili dell’Ufficio catechistico nazionale della Cei, per presentare il lavoro di inclusione che si fa in alcune parrocchie italiane. In un’intervista pubblicata sull’agenzia portoghese Ecclesia, suor Donatello spiega che la Chiesa cattolica deve superare un ‘pregiudizio comunitario’ in questo campo per riuscire a includere tutti: “Dobbiamo lavorare sulla comunità, non guardare al limite, al cieco, al sordo. Sono persone e, attraverso il battesimo, sono figli e fratelli” dice. È necessario superare una visione dei “poveri” e creare una cultura ecclesiale “che includa tutti”, senza comunità “di seconda classe”. Per suor Donatello, “la fede è un incontro, un’esperienza” che supera anche la dimensione razionale e la comprensione cognitiva. In questo, le persone disabili sono una “provocazione” a considerare nella vita di fede dimensioni legate ai vari sensi evitando un eccesso di razionalizzazione. La positività di questi sforzi è raccontata da suor Donatello attraverso le esperienze incontrate nelle parrocchie, dove si ha “il coraggio di risvegliare i sensi, il corpo” creando strumenti nuovi, “in una pluralità di lingue” che apre alla “bellezza della Liturgia, che coinvolge tutti i sensi”. Faro, Lisbona, Braga Bragança-Miranda e infine Coimbra il prossimo 29 maggio, sono le tappe del ”tour portoghese” di suor Veronica.

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