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Spagna: eutanasia, i vescovi contro la proposta di legge. “Obbligo dello Stato di proteggere la vita di tutti i cittadini”. Richiamo a cure palliative

“Nella filosofia che ispira il disegno di legge, l’essere umano appare come isolato dagli altri e la società non è considerata come un tessuto di interazioni umane, ma come un ambito in cui vige l’assoluta libertà di individui chiusi in se stessi senza alcun riferimento agli altri”. È una delle critiche che i cinque vescovi spagnoli che formano la Commissione per la famiglia e la vita muovono alla proposta di legge su eutanasia e suicidio assistito. “Fondamento ultimo della società” è infatti l’essere umano “con gli altri e per gli altri”, da cui deriva “l’obbligo” dello Stato “di proteggere la vita di tutti i cittadini”. Per altro verso ciò che “i pazienti e le loro famiglie richiedono veramente”, affermano i vescovi, è “l’aiuto per affrontare i problemi e le difficoltà personali e familiari che si verificano solitamente negli ultimi momenti della vita”, cioè gestire il dolore e affrontare la sofferenza, migliorare la qualità della vita e l’autonomia del paziente, sostenere le famiglie, cose che rientrano nell’ambito delle cure palliative. “Colpisce il fatto che si voglia proporre una legge sull’eutanasia quando non si è mai legiferato a livello statale sulla istituzione delle cure palliative” né si sia normata la “necessaria formazione” per questa “disciplina del più alto valore scientifico ed etico in ambito universitario e della sanità”. Invece “sono proprio queste cure ad essere richieste in generale dalla società e dai professionisti della salute in particolare”.

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