Sport: il campione cubano Sotomayor saluta il Papa e dà consigli agli atleti della rappresentativa della Santa Sede

Prima l’abbraccio con Papa Francesco in piazza San Pietro e poi i consigli tecnici agli sportivi di Athletica Vaticana, la rappresentativa di atletica della Santa Sede. Giornata romana speciale per Javier Sotomayor, campione cubano, il più forte saltatore in alto di tutti i tempi. Questa mattina, con una piccola delegazione di atleti cubani a Roma per uno stage, Sotomayor ha partecipato all’udienza generale. E, al termine, ha salutato personalmente il Papa sul sagrato della piazza. “Un momento che non dimenticherò mai”, confida. Con la corona del rosario al collo che gli ha regalato il Pontefice e accompagnato dal suo erede sportivo, Luis Enrique Zayas, campione del mondo under 20 di salto in alto, e dall’allenatore Bárbaro Diaz Castro, Sotomayor ha poi incontrato una rappresentanza di Athletica Vaticana, guidata da mons. Melchor Sánchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della cultura. Presente, nella sede del dicastero della cultura, anche Fabrizio Donato, capitano della nazionale italiana di atletica leggera, uno dei più forti saltatori di triplo del mondo. “Si è dato vita così a un singolare e storico abbraccio tra Cuba, Italia e Santa Sede nel nome degli autentici valori sportivi – si legge in una nota -. E si è rilanciato il gemellaggio con Athletica Vaticana assieme ad Andrea Ceccarelli, direttore tecnico della prestigiosa squadra della Guardia di finanza”. Sotomayor, oggi vice presidente della Federazione di atletica cubana, ha ripercorso la sua carriera, dando poi suggerimenti pratici agli atleti vaticani. Detentore del record mondale di salto in alto (2,45 metri), “el príncipe de las alturas” è stato campione olimpico e mondiale: tra i 24 salti più alti di tutti i tempi, 17 sono suoi.

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