Migranti: Ismu, in Italia accolti soprattutto migranti africani e asiatici, con protezione umanitaria

“Nel 2017 i Paesi Ue hanno concesso la protezione a 538mila richiedenti asilo. Oltre a questi si aggiungono 24mila rifugiati reinsediati. Tra asilo vero e proprio e protezione umanitaria, nel 2017 meno di metà dei richiedenti asilo ha ricevuto una risposta positiva cioè il 43%, tra cui il 46% in prima istanza e il 36% in appello”. Lo rivela oggi la Fondazione Ismu. “Il tasso di riconoscimento varia molto sia in base alla cittadinanza dei richiedenti asilo sia al Paese Ue di accoglienza. Se dunque prevalgono nella Ue gli esiti negativi, tra i primi quattro Paesi membri considerati per numero di richiedenti asilo nel 2017 si osserva che la Germania ha concesso più degli altri una forma di protezione internazionale, essendo il tasso di riconoscimento pari al 47,7%. Il tasso di riconoscimento più basso spetta alla Francia, che ha concesso protezione al 28% dei richiedenti asilo la cui domanda è stata esaminata nel corso del 2017”.
Complessivamente, ricorda l’Ismu, “si conferma che i siriani hanno registrato la più alta percentuale di decisioni positive, pari al 94%; mentre il tasso di riconoscimento complessivo registrato nella Ue nel 2017 per i richiedenti asilo originari dai Paesi prevalenti in Italia sono molto inferiori: per il Gambia è del 23%, Nigeria 22%, Pakistan 12%”. I dati italiani, perciò, “sottolineano la particolarità del nostro Paese, che accoglie soprattutto migranti africani e asiatici a cui viene spesso concessa la protezione umanitaria, cioè la forma di protezione meno tutelante e peraltro presente solo in alcune altre normative nazionali. Siria, Afghanistan e Iraq sono le tre principali cittadinanze di richiedenti asilo che hanno ottenuto protezione internazionale nei Paesi Ue; in particolare i siriani costituiscono un terzo di tutti i beneficiari”, ma “queste tre provenienze sono assenti in graduatoria nel nostro Paese”.

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