Mese mariano: don Autuoro (Missio), “non disgiungere la preghiera dalle azioni”

“Sarebbe importante utilizzare i bilanci di feste legate alle tradizioni popolari mariane, in parte o in toto, a favore di chi è nel bisogno”. La proposta arriva da don Michele Autuoro, direttore della Fondazione Missio, che mette in guardia dal rischio “di distinguere la preghiera dalle azioni”. “Il Papa ci ricorda che la preghiera è importante, ad esempio la recita del Rosario che è tipica del mese mariano”, osserva don Autuoro sottolineando che “la preghiera ci aiuta a combattere la battaglia contro il male che è intorno a noi e dentro di noi, ci aiuta a guardare alla vita degli altri, a domandare cosa può fare ciascuno di noi”. “La preghiera per la pace, per la giustizia, per i diseredati – aggiunge – rappresenta mani alzate per tutti, perché il Regno di Dio cresca in mezzo a noi”.
In un’intervista pubblicata sul sito della Campagna Cei “Liberi di partire, liberi di restare”, il direttore di Missio invita a “contemplare la vita di Maria, fatta di pericoli, di solitudine, di incomprensioni e segnata dalla dimensione dell’essere profughi, la cui preghiera però proiettava sempre nella compassione e nella misericordia”. Questo, afferma, “ci aiuterebbe a far sì che anche nelle iniziative di pietà popolare si uniscano alla preghiera gesti in favore degli altri”. E, conclude, “rappresenterebbe il vero culto a Dio”.

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