Argentina: “curas villeros” contro la nuova legge sui rifiuti di Buenos Aires che colpisce le cooperative di “cartoneros”

I sacerdoti della pastorale delle “Villas” dell’arcidiocesi di Buenos Aires, i cosiddetti “curas villeros”, hanno espresso la loro preoccupazione per l’impatto sociale, lavorativo e ambientale del progetto del governo di Buenos Aires, che intende modificare la legge sui rifiuti zero e stabilire nuovi criteri per ridurre la quantità di rifiuti conferiti a terra, consentendo l’installazione di impianti di incenerimento. L’iniziativa è stata presa da padre Lorenzo de Vedia, parroco di Villa 21-24 a Zavaleta, nel distretto di Barracas, che ha inviato una lettera ai legislatori del Governo della capitale, alla quale hanno aderito il vescovo ausiliare di Buenos Aires, mons. Gustavo Carrara, vicario per la pastorale delle Villas, e altri “curas villeros”. “È preoccupante se il materiale riciclabile viene bruciato – si legge nella lettera -, poiché molti cartoneros ne hanno bisogno per guadagnarsi da vivere, si tratta dei loro mezzi di sostentamento”. La lettera cita l’esempio di molti lavoratori “riuniti in cooperative” e fa presente che “le iniziative dell’organizzazione comunitaria di cartoneros riescono a includere molte persone e famiglie”.

I cosiddetti “riciclatori urbani”, infatti, “non sono usurpatori, ma hanno trasformato discariche e luoghi abbandonati in quartieri operai e constatiamo anche come molti lavoratori e piccoli imprenditori dell’economia popolare hanno saputo organizzarsi e hanno trasformato schiavi ed esclusi in persone con la dignità di lavoratori, aiutando a evitare, tra le altre cose, lo sfruttamento del lavoro minorile”. La lettera mette anche in evidenza la creazione della Direzione generale del riciclaggio e avverte dell’impatto ambientale che avrebbero nuovi inceneritori. E, citando alcuni passi di Papa Francesco in tema di lavoro e ruolo dei movimenti popolari, conclude che la nuova legge rappresenterebbe un “grande passo indietro”.

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