Welfare: card. Bassetti, “non solo un sistema teorico o una carta di servizi ma è rappresentato da una folla di volti”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Il welfare non è solo un “sistema teorico” o una “carta di servizi”, ma è rappresentato da una folla di “volti”. Il volto dei bambini curati senza risparmio negli ospedali, bimbi restituiti all’abbraccio e all’affetto dei genitori; bimbi cui la medicina non ha potuto salvare la vita, ma che le nostre strutture pubbliche, hanno accompagnato e custodito. Tutti hanno goduto della solidarietà garantita dai cittadini che pagano le tasse”. Lo ha detto questa sera il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, aprendo a Pietrelcina la manifestazione #PortidiTerra, seconda edizione del #WelcomeandWelfare (18-20 maggio), organizzato dalla Caritas di Benevento e dal Consorzio “Sale della Terra” onlus, in collaborazione con la “Rete dei Piccoli Comuni del Welcome”.
“Lo Stato sociale – afferma il card. Bassetti – è stato senza dubbio una delle più grandi conquiste del ‘900 nel mondo occidentale”. Un’esperienza in cui grande è stato il contribuito della cultura cattolica. “L’esperienza storica del solidarismo cattolico è stata una delle colonne portanti del nostro Stato sociali che ha animato il dibattito all’Assemblea Costituente, che ha scritto la Carta Costituzionale e che ha contribuito ad ottenere le più importanti conquiste sociali dell’Italia repubblicana”. Il presidente della Cei porta come esempio quanto scriveva Giorgio La Pira, nel libro pubblicato nel 1949 dal titolo “Le attese della povera gente”: “è vano – per un Governo – parlare di valore della persona umana e di civiltà cristiana, se esso non scende organicamente in lotta al fine di sterminare la disoccupazione ed il bisogno che sono i più temibili nemici esterni della persona”. “Ebbene – sottolinea il card. Bassetti –, nello stesso anno che il sindaco di Firenze svolgeva queste riflessioni – che aveva già animatamente discusso nelle aule parlamentari – nel 1949 veniva promulgata la prima legge sulla disoccupazione in Italia. Una legge così importante e così necessaria che non solo ha contribuito nell’immediato a combattere la disoccupazione, ma è rimasta in vigore addirittura fino al 2012”.

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