Welfare: card. Bassetti, “inefficienze, carenze di risorse e furberie non giustificano la sua denigrazione”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Inefficienze, carenze di risorse e furberie non giustificano la denigrazione del welfare”. Questo il pensiero del card. Gualtiero Bassetti, che questa sera ha aperto a Pietrelcina la manifestazione #PortidiTerra, seconda edizione del #WelcomeandWelfare (18-20 maggio). “Il welfare – spiega il presidente dei vescovi italiani – è il contrario dell’assistenzialismo: è promozione della persona e delle sue capacità, è presupposto di crescita sociale e culturale armoniosa, è ingrediente indispensabile per una crescita economica duratura”. Nell’analizzare la situazione attuale, il card. Bassetti mette in evidenza come “nel contesto della globalizzazione odierna, il congiungersi di fattori diversi ha prodotto un indebolimento degli Stati e della loro capacità di organizzare e garantire la solidarietà”. E questo accade anche nel nostro Paese, “appesantito com’è da un enorme debito pubblico che lo espone maggiormente ai condizionamenti dei mercati finanziari”. “La soluzione, però, non è quella di diminuire la solidarietà – afferma il card. Bassetti –, né tanto meno di sostituirla con palliativi filantropici o con una carità che dimentica diritti e dignità. L’orizzonte nel quale dobbiamo camminare è un orizzonte che amplia la solidarietà, non la diminuisce. Un orizzonte che riconosce la naturale propensione sociale, relazionale, della persona umana, non fa leva sul suo egoismo. Dobbiamo guardare all’umanità come ad un’unica famiglia, alla terra come a un’unica casa comune, informati dall’unico comune bene universale”. In questa prospettiva, “i diritti e i doveri dei lavoratori, il diritto alla nutrizione, il diritto alla salute, il diritto a non essere esuli, come quello a scegliere di vivere in luoghi diversi da quello in cui si è nati, il diritto alla sana alimentazione, alla scuola, alla casa sono sfide che possono essere colte e vinte solo dalla capacità di cooperare degli uomini e degli stati, compreso nella regolazione del mercato e nel funzionamento dei sistemi fiscali”.

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