Nucleare iraniano: Commissione Ue vara “le misure per preservare gli interessi delle imprese europee che investono in Iran”

Appena ottenuto il “via libera” dei leader europei, a margine del summit Ue-Balcani a Sofia, la Commissione europea ha reso note oggi “le misure per preservare gli interessi delle imprese europee che investono in Iran e mostrare l’impegno dell’Ue” rispetto all’accordo sul nucleare iraniano. Poiché “le sanzioni americane non saranno senza effetto” l’Ue ha “il dovere di fare tutto il possibile per proteggere le imprese europee” che dopo la firma dell’accordo “hanno investito in Iran in buona fede”, spiega una nota della Commissione. La strategia che Jean-Claude Junker, presidente della Commissione, e l’Alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini indicano prevede l’avvio dei processi per “attivare lo Statuto di blocco aggiornando l’elenco delle sanzioni statunitensi contro l’Iran che rientrano nel suo ambito di applicazione” così pure per “rimuovere gli ostacoli della Banca europea per gli investimenti che le impongono di decidere in base alla garanzia del bilancio UE di finanziare attività” in Iran. Il Parlamento e il Consiglio hanno due mesi di tempo per avanzare obiezioni. Nel pacchetto ci sono anche sostengo alla “cooperazione settoriale” (energia) e l’invito ai Paesi Ue di verificare la possibilità di pagamenti una tantum alla banca centrale iraniana per anticipare eventuali sanzioni che potrebbero colpire aziende Ue che commerciano petrolio con l’Iran. Precisa ancora la nota di Bruxelles che l’Ue s’impegna “a mantenere la cooperazione essenziale che esiste con gli Stati Uniti in molti settori” perché gli Usa “rimangono un partner chiave e un alleato”.

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