Oeconomicae et pecuniariae questiones: mons. Ladaria, “discernimento” per evitare “collasso sociale a livello mondiale”

Favorire il “discernimento” nel campo dell’economia e della finanza, in modo da non “scivolare verso un collasso sociale a livello mondiale, dalle devastanti conseguenze”. Così mons. Luis Francisco Ladaria Ferrer, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ha riassunto l’obiettivo di “Oeconomicae et pecuniariae questiones”, presentato oggi in Sala stampa vaticana. “I soggetti economici più forti sono divenuti ‘superstars’ che accaparrano ingenti quantità di risorse, risorse che sono sempre meno distribuite e sempre più concentrate nelle mani di pochi”, l’analisi del vescovo, secondo il quale “è incredibile anche solo il pensare che dieci persone possano detenere quasi la metà della ricchezza mondiale: oggi questo fatto è ormai una realtà”. Di qui la necessità di “affermare con chiarezza che, all’origine del diffondersi di pratiche finanziarie disoneste e predatorie, vi sono anzitutto una miopia antropologica ed una progressiva crisi dell’umano che ne sono conseguite. L’uomo, oggi, non sapendo più chi è, e cosa ci sta a fare nel mondo, non sa più nemmeno come agire bene, finendo per rimanere in balia delle sue convenienze del momento e degli interessi che dominano il mercato”. “Libertà, responsabilità, giustizia, solidarietà e amore”: sono questi, ha detto il card. Peter Kodwo Appiah Turkson, perfetto del Dicastero per il Servizio dell0 sviluppo umano integrale, i principi che secondo la dottrina sociale della Chiesa devono innervare anche il mondo economico e finanziario, che oggi “è focalizzato più sulla speculazione che sul servizio all’economia reale”.

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