Economia e finanza: Santa Sede, derivati sono “ordigni a orologeria”, no a “cannibalismo economico”

Sono i derivati che “hanno favorito il sorgere di bolle speculative, le quali sono state importanti concause della recente crisi finanziaria”. È quanto si ricorda nel nuovo documento vaticano su economia e finanza, in cui si definiscono alcuni derivati come “ordigni ad orologeria pronti a deflagrare prima o poi la loro inattendibilità economica e ad intossicare la sanità dei mercati”. Sotto accusa anche i “credit default swap” (Cds), il cui mercato, “alla vigilia della crisi finanziaria del 2007, era così imponente da rappresentare all’incirca l’equivalente dell’intero Pil mondiale”. “Il diffondersi senza adeguati limiti di tale tipo di contratti – si legge nel testo – ha favorito il crescere di una finanza dell’azzardo e della scommessa sul fallimento altrui, che rappresenta una fattispecie inaccettabile dal punto di vista etico”, poiché “chi agisce lo fa in vista di una sorta di cannibalismo economico” e “finisce per minare quella necessaria fiducia di base senza cui il circuito economico finirebbe per bloccarsi”. “Quando da simili scommesse possono derivare ingenti danni per interi Paesi e milioni di famiglie, si è di fronte ad azioni estremamente immorali ed appare quindi opportuno estendere i divieti, già presenti in alcuni Paesi, per tale tipologia di operatività, sanzionando con la massima severità tali infrazioni”, la proposta della Santa Sede.

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