Politica: Swg, “la spinta al cambiamento è sempre molto forte”. Cresce ancora la Lega, stabile il M5S

“La spinta al cambiamento è sempre molto forte”. È quanto emerge dall’ultima rilevazione eseguita da Swg su un campione di 1.000 maggiorenni italiani, i cui esiti sono pubblicati nello speciale “Verso un nuovo governo” di “PoliticApp”. Per cambiare veramente le cose in Italia, secondo il 44% degli intervistati “occorre andare sulla strada delle riforme” mentre per il 41% “c’è bisogno di una rivoluzione”. Per quanto riguarda, invece, le priorità che il nuovo governo dovrebbe affrontare ai primi posti si piazzano incentivi per l’avviamento al lavoro di giovani e adulti (34%) e riduzione graduale della pressione fiscale (34%), punti che accomunano gli elettori di Lega e M5S. Al terzo posto viene indicato il dimezzamento degli stipendi ai parlamentari (29%) davanti a blocco dei flussi migratori (27%), taglio delle maxi pensioni (25%) e abolizione legge Fornero (21%). Questi ultimi tre sono punti per i quali si verificano una maggior divergenza tra gli elettorati di Lega e M5S, come anche per investimenti nella sicurezza e reddito di cittadinanza. Per quanto riguarda le intenzioni di voto, espresse da un campione di 1.500 maggiorenni tra il 9 e il 13 maggio, se si dovesse votare oggi, il 39,5% sceglierebbe una forza politica del centrodestra (Lega 25,1%, in aumento dell’1,1%; Forza Italia 9,8%, in crescita dello 0,4%; Fratelli d’Italia 3,8%, in diminuzione dello 0,6%; Noi con l’Italia – Udc 0,4%, in crescita dello 0,1%) in aumento dello 0,5% rispetto alla rilevazione dello scorso 7 maggio. Il Movimento 5 Stelle otterrebbe il 32,1% dei consensi (-0,2% rispetto all’ultima rilevazione), mentre la coalizione di centrosinistra il 21,6% (Partito Democratico stabile al 19%; Italia Europa Insieme 0,4%, in flessione dello 0,2%; Civica e Popolare con Lorenzin 0,4%, in diminuzione dello 0,2%; +Europa con Emma Bonino 1,8%, in crescita dello 0,3%), in aumento dello 0,1% rispetto alla percentuale registrata una decina di giorni prima. Calano i consensi di Liberi e Uguali (dal 3% al 2,8%) mentre crescono quelli di Potere al popolo (dall’1,5% all’1,6%). Aumentano anche del 5,18% quelli che non si esprimono (dal 27,5% al 32,6%).

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