Cor Orans: i criteri per la “soppressione” di un monastero

“Un monastero di monache che non riesce ad esprimere, secondo l’indole contemplativa e le finalità dell’Istituto, la particolare testimonianza pubblica a Cristo e alla Chiesa Sua Sposa, deve essere soppresso, tenuta presente l’utilità della Chiesa e dell’Istituto cui il monastero appartiene”. A disporlo è “Cor Orans”, l’Istruzione sulla vita contemplativa femminile diffusa oggi dalla Santa Sede, in cui si fa presente che, in caso di crisi, “l’affiliazione può essere occasione di ripresa e di rinascita quando l’autonomia di vita è parzialmente compromessa. Se la situazione di incapacità si presenta irreversibile, la soluzione, dolorosa quanto necessaria, è la soppressione del monastero”. Fra i “criteri che possono concorrere a determinare un giudizio riguardo alla soppressione di un monastero, dopo aver vagliato tutte le circostanze”, figurano: “Il numero delle monache, l’età avanzata della maggior parte dei membri, la reale capacità di governo e formativa, la mancanza di candidate da parecchi anni, la mancanza della necessaria vitalità nel vivere e trasmettere il carisma nella fedeltà dinamica”. “Un monastero di monache viene soppresso unicamente dalla Santa Sede acquisito il parere del vescovo diocesano e, se pare opportuno, sentito il parere della Presidente federale, dell’Assistente religioso e dell’Ordinario religioso”, si legge nell’Istruzione. Quanto ai beni del monastero soppresso, “rispettate le volontà dei fondatori e donatori, seguono le monache superstiti e vanno, in proporzione, ai monasteri che le accolgono, salvo altra disposizione della Santa Sede. In caso di soppressione di monastero totalmente estinto, quando non ci sono monache superstiti, salvo altra disposizione della Santa Sede, la destinazione dei beni del monastero soppresso, nel rispetto delle norme canoniche e civili, vanno alla persona giuridica superiore rispettiva, cioè alla Federazione dei monasteri o ad altra struttura di comunione tra i monasteri ad essa equiparata oppure alla Congregazione monastica femminile”.

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