Papa Francesco: inaugurate ieri tre sedi di “Scholas Occurrentes”. Ai giovani, “Rischiate! Sognate cose grandi!”. “Non voglio una gioventù malata”

“Non dormano, non perdano la capacità di sognare a occhi aperti, siamo tutti quanti capaci di sognare dormendo. Bisogna guardare oltre, sapere che un sogno può trasformarsi in realtà”. Così Papa Francesco si è rivolto ieri pomeriggio alla nuova generazione di giovani formatori di “Scholas Occurentes” nel corso della visita alla sede vaticana della Fondazione. Nell’occasione, in videoconferenza, ha inaugurato tre nuove sedi della Fondazione: a Baranquilla in Colombia, a Buenos Aires nel barrio 31 Carlos Mugica – un quartiere marginale di Buenos Aires – e a Tofo in Mozambico. Papa Francesco, come già in altre occasioni, ha spronato i giovani: “Non invecchino prima del tempo, non c’è cosa più triste che vedere un ragazzo di 15, 20, 25 anni che invecchia perché non si decide a sognare, a credere, a lavorare a rischiare…”. “Rischiate! Sognate cose grandi!”, l’esortazione di Francesco. Uno dei punti principali del programma è stato dedicato all’arte e nel segno dell’iniziativa “Pintando puentes” il Papa ha dipinto un quadro e benedetto le opere di quattordici artisti di prestigio mondiale che hanno ceduto al Pontefice le proprie creazioni, ciascuna messa all’asta in favore dei progetti educativi che l’organizzazione pontificia realizza annualmente. “Voi che uscite per cambiare la società, uscite per la vita”, l’invito di Francesco, che ha ammonito: “è vero che quello che esce e cammina può fare un incidente, è la verità, ma chi rimane chiuso e non esce rischia di prendersi una brutta malattia”. “Io non voglio una gioventù malata”, ha concluso il Papa.

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