Giornalismo: Ucsi Sardegna, “precari, sottopagati e senza tutele”

(Cagliari) È necessario che gli organismi di rappresentanza dei giornalisti prendano atto della platea sempre più ampia di precari, sottopagati e senza tutele e non si limitino a tutelare solo i più fortunati. E’ questo l’input emerso dalla presentazione del dossier realizzato dall’Ucsi sul giornalismo in Sardegna avvenuta questa mattina a Cagliari. L’indagine – pubblicata grazie al contributo del Corecom Sardegna e della pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Cagliari e realizzata da un gruppo di lavoro coordinato dal giornalista Alessandro Zorco – mette nero su bianco i numeri di una crisi occupazionale senza precedenti che investe oggi l’intero sistema informativo isolano. Non ultima l’editoria cattolica caratterizzata, come ha spiegato il presidente regionale della Fisc, Giampaolo Atzei, dal quasi esclusivo apporto dei volontari. Francesco Birocchi, presidente dell’Odg Sardegna, ha annunciato che la prossima riforma dell’ordine rivedrà drasticamente l’accesso alla professione e soprattutto la sua perimetrazione, consentendo l’accesso anche a blogger e comunicatori pubblici. Quanto ai compensi (dal dossier Ucsi emerge che il 65% dei giornalisti sardi è sottopagato e guadagna mediamente cifre tra i 170 e i 580 euro mensili), Franco Siddi, ex segretario Fnsi e componente del Cda Rai, ha sottolineato come i parametri minimi previsti dall’ultimo contratto collettivo Fnsi non siano applicati neppure dagli stessi freelance. La presentazione del dossier – conclusa dall’intervento del presidente della Conferenza episcopale sarda, mons. Arrigo Miglio – sarà replicata sabato prossimo a Sassari nei locali del seminario arcivescovile.

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