Politica e migranti: De Robertis (Migrantes), “ciò che viene urlato nelle campagne elettorali non è sempre la strada giusta”

“Spesso si comprende solo dopo che quello che viene urlato nelle campagne elettorali non è la strada percorribile e giusta. Spero anch’io questo”. Don Giovanni De Robertis, direttore generale della Migrantes, commenta così le preoccupazioni per i proclami anti-immigrazione del nuovo esecutivo che si prospetta. Ne ha parlato a Roma a margine della presentazione del volume “Impronte e scie. 50 anni di Migrantes e migranti”. “Anche se cambiano gli scenari politici per noi non cambia – ha precisato -. Per noi i diritti della persona restano gli stessi. L’impegno, a cui ci chiama il Vangelo, di fraternità e di accoglienza restano gli stessi”. Per la Migrantes, che in questo libro ripercorre anche 50 anni della sua storia, “fare memoria del passato non ha nessun intento celebrativo e nostalgico ma serve a renderci attenti alle sfide poste dall’attualità. La realtà dei migranti è di precarietà e di sofferenza ma anche di grandi ricchezze umanità”. Per il futuro, ha aggiunto, “si prospetta un impegno importante perché il nostro Paese non può vivere nella paura e neanche nell’esclusione. Dobbiamo costruire insieme un Paese dove qualunque sia la provenienza delle persone si concorra all’armonia e alla pace, per il futuro buono” per tutti. Don De Robertis è appena tornato dall’Inghilterra ed ha ascoltato le voci dei migranti italiani all’estero. “Anche i nostri giovani italiani temono, dopo la Brexit, di subire discriminazioni – ha detto -. Penso che l’essere umano ovunque si trovi è sempre lo stesso, con gli stessi desideri di felicità e di vita. Insieme dobbiamo realizzarli”.

 

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy