Terrorismo: scoperte in Lombardia e Sardegna due cellulle jihadiste legate ad Al Nusra, 14 arresti

Due inchieste parallele dello Scico della Guardia di Finanza e dell’Antiterrorismo della Polizia hanno consentito di individuare e neutralizzare tra Lombardia e Sardegna due cellule legate al terrorismo islamico. Con il coordinamento delle direzioni distrettuali antimafia di Brescia e Cagliari e della Procura nazionale antiterrorismo, le indagini hanno condotto all’arresto di 14 persone (undici di nazionalità siriana e tre marocchina) e all’iscrizione nel registro degli indagati di altre sedici, tra cui una cittadina italiana, nell’ambito dell’operazione chiamata “Foreign fighters”. Le cellule, distinte ma con un elemento in comune, raccoglievano denaro in modo clandestino con il sistema detto “Hawala”. “Il denaro contante – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare del Tribunale di Brescia – era destinato a sostenere l’attività dei fronti combattenti antigovernativi siriani e, in particolare, a finanziare gli appartenenti ed affiliati al gruppo jihadista salafita armato denominato fronte ‘al Nusra’ o ‘Jabhat Fateh al Sham’ e alle fazioni dell’E.S.L. operanti rispettivamente nella provincia siriana di Idlib e sul confine libanese”. Tra le varie imputazioni compaiono il riciclaggio e l’attività abusiva di erogazione dei servizi di pagamento in Italia e in altri Paesi, europei e non, mentre a quattro degli arrestati è stato contestato esplicitamente il reato di associazione a delinquere con finalità di terrorismo. Perquisizioni sono state effettuate anche in Veneto ed Emilia-Romagna. La raccolta di finanziamenti avveniva anche attraverso lo sfruttamento del traffico di migranti sulla rotta balcanica.

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