Rinnovamento nello Spirito Santo: la storia di riscatto di un detenuto

(Pesaro) È dettata da sentimenti di “umiltà e compassione” la storia di Mohamed, un detenuto che ha un permesso speciale per partecipare alla 41ª Convocazione nazionale di Rinnovamento nazionale che si chiude oggi a Pesaro. La sua rappresenta la testimonianza di quella “cultura dello scarto”, a cui più volte papa Francesco richiama, che può trovare nella fede, nell’impegno e nella misericordia un riscatto umano autentico. Questo giovane, infatti, ha ritrovato la propria anima grazie al Progetto Sicomoro, una sorta di “rinascita” perchè “chi uccide muore anche lui”. “Ho partecipato al Sicomoro solo per punirmi e incrementare la sofferenza – racconta ai migliaia di partecipanti Mohamed -, la speranza non faceva più parte della mia vita e dei miei pensieri. Mi ero condannato a vivere come un animale, senza identità di creatura fatta da Dio”. Poi, l’arrivo salvifico del movimento, assieme alla “vergogna” e alla “consapevolezza”: “Ho sentito come una goccia d’acqua che finalmente scende in un terreno arido e trova un seme. Ora questo seme ha una grande foglia e dentro c’è il desiderio di vivere solo per amare”. Per lui, musulmano, la lettura dei brani del Vangelo segna la “svolta”, che gli permette “di vedere la strada”. “Solo Dio sa cosa abbiamo nel cuore – aggiunge -, solo Dio resta e io desidero amarlo, senza paura di rischiare la vita per questa conversione”.

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