Rinnovamento nello Spirito Santo: don Pietrogrande (consigliere), “passare dalle parole ai fatti, metterci all’opera nella quotidianità”

(Pesaro) Don Guido Pietrogrande, consigliere nazionale del Rinnovamento nello Spirito, chiede agli oltre 10mila partecipanti convenuti a Pesaro per la 41ª Convocazione “cosa ancora ci sia da dire sulla parabola del buon Samaritano”, la traccia che, in un significativo “festival di verbi” cristianamente illuminanti ha rappresentato l’anima della quattro giorni che termina oggi. “Dopo aver innalzato a Dio la preghiera e invocato lo Spirito Santo in questo tempio, ora arriva il tempo di passare dalle parole ai fatti, e metterci all’opera nella quotidianità, tornando nelle nostre case e nelle nostre comunità. Noi, per varie ragioni, siamo un po’ come il locandiere narrato nel Vangelo di Luca e aspettiamo il ritorno del Signore, pronti sull’uscio di casa come uomini e donne di speranza”. Per incoraggiare i partecipanti a “fasciare le ferite degli altri, mettersi a disposizione del prossimo, custodire coloro che il Signore ci mette accanto nel cammino della vita”. Don Pietrogrande, nell’omelia della celebrazione eucaristica conclusiva, si lascia poi ispirare dalla figura semplice eppure così esemplare di san Giuseppe, che oggi la Chiesa liturgicamente festeggia, come “artigiano operoso, padre di tutti i giorni, modello per i tanti papà presenti qui oggi”. E possiamo dirci davvero “figli di Dio” quando ci “aspettiamo tra noi, senza accelerare il passo, avendo cura gli uni degli altri senza prevaricare, accogliendo l’amore”. “Nei prossimi mesi, nel momento in cui impallidiranno le esperienze e rimarrà una coscienza grata di quanto vissuto, allora capiremo il vero senso dei passi del Vangelo sviluppati in queste giornate: ci stupiremo della parabola, e non ci rimarrà soltanto da viverla con la forza della grazia”.

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