Primo maggio: Mattarella, “desta allarme la sequenza di incidenti mortali nei luoghi di lavoro”

(Foto: Quirinale)

“Desta allarme la sequenza – purtroppo continua – degli incidenti mortali nei luoghi di lavoro”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso al Quirinale nel corso della cerimonia per la Festa del lavoro. “La sicurezza sul lavoro – ha aggiunto – è un tema di civiltà che non intendiamo e non possiamo trascurare; e rappresenta un impegno a cui le istituzioni non verranno meno”. Per il Capo dello Stato, “al di là delle statistiche – che segnalano un numero sempre molto alto degli incidenti e delle malattie professionali – se anche una sola persona perdesse la vita sul lavoro, o fosse costretta a gravi menomazioni, sarebbe comunque una tragedia intollerabile”. “Questi eventi – ha proseguito – sono causati da circostanze che possono e devono essere evitate. Questo richiama la responsabilità di tutte le parti”. Secondo il presidente della Repubblica, “la prevenzione degli incidenti va rafforzata con investimenti sulla sicurezza, e con controlli efficaci, che superino gli aspetti formali e assicurino risultati concreti per la garanzia della sicurezza delle persone”. Rilevando come “il lavoro sta cambiando”, Mattarella ha notato come questo fatto “ci impone di essere all’altezza di una nuova domanda di sviluppo e di giustizia”. “La crescita è sostenibile se rispetta l’equilibrio della natura. Ma anche se rispetta l’uguaglianza tra le persone e la coesione della comunità”. Per questo, “il lavoro che cambia richiede un’armonia maggiore con i tempi di vita. Richiede che anche il lavoro di cura venga tenuto nella giusta, crescente considerazione”. E se “non mancano difficoltà nel nostro cammino”, secondo Mattarella “dove c’è il senso di un destino comune da condividere, dove si riesce ancora a distinguere il bene comune dai molteplici interessi di parte, il Paese può andare incontro, con fiducia, al proprio domani”.

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