Papa Francesco: ad “Avvenire”, “solo spegnendo il rumore del mondo e le nostre stesse chiacchiere è possibile l’ascolto”

Foto Vatican Media/SIR

“Dalla falegnameria di Nazareth alla redazione di Avvenire, il passo non è poi così lungo!”. Lo ha detto Papa Francesco ai dirigenti e al personale di “Avvenire” ricevuti oggi in udienza per la ricorrenza dei cinquant’anni del quotidiano. Nella giornata dedicata a San Giuseppe lavoratore, il Papa ha ricordato che “Giuseppe è l’uomo del silenzio. A prima vista, potrebbe perfino sembrare l’antitesi del comunicatore. In realtà, solo spegnendo il rumore del mondo e le nostre stesse chiacchiere è possibile l’ascolto, che rimane la condizione prima di ogni comunicazione”. Oltre a essere “uomo giusto” e “custode”, Giuseppe “è l’educatore che – senza pretendere nulla per sé – diventa padre grazie al suo esserci, alla sua capacità di accompagnare, di far crescere la vita e trasmettere un lavoro. Sappiamo quanto quest’ultima dimensione, a cui è legata la festa di oggi, sia importante. Proprio al lavoro, infatti, è strettamente legata la dignità della persona: non al denaro, né alla visibilità o al potere, ma al lavoro”.

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