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Vescovi Germania: concluso il viaggio in Iraq di mons. Ludwig Schick. “Sostenere i cristiani”

Si è concluso sabato 7 aprile il viaggio in Iraq compiuto da mons. Ludwig Schick, arcivescovo di Bamberg e presidente della Commissione Chiesa universale della Conferenza episcopale tedesca (Dbk). Bagdad e la regione autonoma del Kurdistan i luoghi visitati insieme ai responsabili delle organizzazioni cattoliche attive nella regione. “Dobbiamo sostenere tutto ciò che consente ai cristiani di rimanere o tornare a casa”, ha incoraggiato mons. Schick, sottolineando che “gli aiuti devono sempre mirare alla futura coesistenza pacifica di persone di diverse religioni”. È necessario ora ricostruire le case ma anche “le strutture della società civile” e aiutare la “rielaborazione dei traumi vissuti dalle vittime di tanta violenza”. Mons. Schick si è detto “particolarmente colpito” dalla volontà dei giovani di “assumersi delle responsabilità, anche se si chiedono: per cosa?” e ha denunciato “le condizioni primitive” di alcuni campi profughi, come quello di Shariya vicino a Dohuk dove vivono da quattro anni 27mila rifugiati. “Vivere in tenda per anni è disumano” e oltre ai problemi strutturali mons. Schick ha constatato “il crescente potenziale di violenza dovuto a una costante frustrazione”, “minaccia alla coesistenza pacifica”. Aumentare le risorse e migliorare il coordinamento nei diversi ambiti di attività sarà il compito delle organizzazioni tedesche per “garantire che i cristiani abbiano un futuro in Iraq, possano vivere in dignità e pace con gli altri abitanti”.

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