Papa Francesco: a partecipanti #UniteToCure, “di fronte a sofferenza è necessario creare sinergie superando pregiudizi”

foto SIR/Marco Calvarese

“Di fronte al problema della sofferenza umana è necessario saper creare sinergie tra persone e istituzioni, anche superando i pregiudizi, per coltivare la sollecitudine e lo sforzo di tutti in favore della persona malata”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti alla IV Conferenza internazionale sulla medicina rigenerativa promossa dal Pontificio Consiglio della cultura, in collaborazione con la Cura Foundation, Stoq e Stem for Life Foundation, che si conclude oggi in Vaticano sul tema: “Unite To Cure A Global Health Care Initiative”. Ringraziando gli organizzatori dell’evento, Francesco ne ha sintetizzato il percorso in quattro verbi: prevenire, riparare, curare e preparare il futuro. Prevenire, ha spiegato, “significa avere uno sguardo lungimirante verso l’essere umano e l’ambiente in cui vive”, ma questo “richiede un’azione globale e costante che non può essere delegata alle istituzioni sociali e governative, ma domanda l’impegno di ciascuno. Urge, perciò, la necessità di diffondere una maggiore sensibilità tra tutti per una cultura di prevenzione come primo passo verso la tutela della salute”. Nel sottolineare “il grande sforzo della ricerca scientifica volta alla scoperta e alla diffusione di nuove cure, specialmente quando toccano il delicato problema delle malattie rare, autoimmuni, neurodegenerative e molte altre”, il Pontefice ha richiamato l’importanza di riparare e curare: “Più esteso sarà il nostro impegno a favore della ricerca, più questi due aspetti diventeranno rilevanti ed efficaci, permettendo di rispondere in maniera più adeguata, incisiva e persino più personalizzata ai bisogni delle persone malate”.

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