Papa Francesco: a partecipanti #UniteToCure, “Chiesa elogia ricerca” ma ci sono “limiti da rispettare”. Scienza “ha bisogno di responsabilità etica”

foto SIR/Marco Calvarese

“La scienza è un mezzo potente per comprendere meglio sia la natura che ci circonda sia la salute umana. La nostra conoscenza progredisce e con essa aumentano i mezzi e le tecnologie più raffinate che permettono non solo di guardare la struttura più intima degli organismi viventi, uomo incluso, ma addirittura di intervenire su di essi in modo così profondo e preciso da rendere possibile perfino la modifica del nostro stesso Dna. In questo contesto è fondamentale che aumenti la nostra consapevolezza della responsabilità etica nei confronti dell’umanità e dell’ambiente in cui viviamo”. È il monito di Papa Francesco ai partecipanti alla IV Conferenza internazionale “Unite To Cure A Global Health Care Initiative”, ricevuti oggi in udienza nell’Aula Paolo VI. “Mentre la Chiesa elogia ogni sforzo di ricerca e di applicazione volto alla cura delle persone sofferenti – le parole del Pontefice -, ricorda anche che uno dei principi fondamentali è che ‘non tutto ciò che è tecnicamente possibile o fattibile è per ciò stesso eticamente accettabile’. La scienza, come qualsiasi altra attività umana, sa di avere dei limiti da rispettare per il bene dell’umanità stessa, e necessita di un senso di responsabilità etica”.

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