Catechesi persone disabili: suor Donatello (Cei), “possono essere guide, la loro presenza rende più umana la comunità”

(Assisi) “La sfida che dobbiamo raccogliere è quella di essere più umani. La presenza nelle comunità di persone con disabilità le rende più umane. Il messaggio che parte da qui è che una comunità è generativa quando smette di fare una selezione tra i propri figli e accoglie tutti”. Lo ha detto oggi suor Veronica Donatello, responsabile nazionale del settore per la catechesi delle persone disabili dell’Ufficio catechistico nazionale, in occasione del seminario organizzato ad Assisi. “Dobbiamo lasciarci pro-vocare alla chiamata a includere. Processo inclusivo significa mettere in moto un processo trasformativo. La Chiesa può generare solo se è sposa – ha aggiunto -. Una Chiesa generativa è anche sorella e quindi è chiamata ad accompagnare”. Da Assisi viene rilanciato il monito di Papa Francesco: “Una Chiesa dove le persone con disabilità siano catechiste è possibile – sottolinea suor Donatello-. Se è feconda, accoglie tutti. Basta alla logica della specialità!”. Durante la mostra allestita nella Domus Pacis, nata dalle esperienze delle parrocchie, sono stati presentati strumenti che “possono aprire davvero le porte delle chiese alle persone con disabilità e permettere l’uso di tutti i sensi. Perché Dio quando parla, parla a tutti”.

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