Catechesi persone disabili: mons. Soddu (Caritas italiana), “presidiare la fragilità della comunità facendo emergere la sua potenzialità”

(Assisi) “Le nostre comunità sono molto fragili. Dobbiamo sapere agire sapientemente quando ci approcciamo alle emergenze e alla quotidianità con le quali siamo chiamati a interagire. Occorre presidiare la fragilità della comunità facendo emergere la sua potenzialità”. Lo ha detto mons. Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana, intervenendo al seminario nazionale del settore per la Catechesi delle persone disabili della Cei, ad Assisi. Da parte sua l’invito a riflettere su “alcuni termini come inclusione e comunità nei confronti dei quali siamo chiamati in causa”. “Tutti li usiamo. Ma tutti abbiamo la consapevolezza di esprimere lo stesso significato?”, ha chiesto ai partecipanti al seminario. “Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium – ha aggiunto – segnala come qualsiasi comunità della Chiesa che non si occupa dei più fragili correrà il rischio della propria dissoluzione”. Il direttore di Caritas italiana ha poi messo a fuoco questo concetto: “Finché siamo convinti che per inclusione si debba fare una sorta di alchimia per fare entrare in un proprio spazio delle persone, allora questo spazio sarà limitato e si correrà il rischio di cortocircuiti. Se verrà allargato fino al punto che noi possiamo anche scomparire, allora ci staremo tutti”. Di qui l’esigenza di un “cambiamento di mentalità, dell’acquisizione di nuovi stili di vita”.

 

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy