Catechesi: don Gentili (Cei), “se la famiglia è Chiesa percorsi più facili”

(Assisi) “Se la famiglia è Chiesa diventano più facili tutti i percorsi: da quelli per le vocazioni a quelli di accompagnamento nella catechesi”. Lo ha detto don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei, intervenuto oggi al convegno nazionale dei direttori e collaboratori degli Uffici catechistici diocesani, organizzato dall’Ufficio Cei, ad Assisi. Don Gentili ha invitato a “non pensare a famiglie perfette, ma ferite”, che “diventano feritoie di luce, parto generativo nel dolore della separazione”. Bisogna, a suo avviso, “investire sulla famiglia, che deve essere il metodo su cui costruire la comunità”. Con la consapevolezza che “i cocci di un vaso rotto non sono matrimoni andati in frantumi, ma relazioni da ricostruire tra coniugi o con i figli”. “Papa Francesco dice in Amoris laetitia che ad amare si impara – ha aggiunto don Gentili -. Questo lavoro artigianale ha bisogno di un laboratorio della fede, di soggetti che insegnano all’amore”. Quindi, l’impegno della pastorale familiare indicato è quello di “entrare in relazione con altre pastorali”, perché si possa creare un “laboratorio per rigenerare le famiglie”. “Il lavoro dell’amore ha bisogno di comunità”, ha sottolineato il direttore dell’Ufficio Cei, che ha ricordato il “motivo più grande per cui le crisi si trasformano in separazione: la solitudine”. “Non si trova più tempo di farsi accompagnare. Mettendoci assieme la fatica diventa parto educativo”.

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