Diocesi: mons. Nosiglia (Torino), “l’emergenza lavorativa non è finita”. Domani sera una veglia

“Il mondo del lavoro vive ancora un periodo di fatica; se i dati macroeconomici continuano a confermare una timida ripresa, non dobbiamo pensare che l’emergenza lavorativa sia finita”. A sostenerlo è l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, nel messaggio per la festa del primo maggio, che verrà distribuito domani sera in occasione della veglia per il mondo del lavoro in programma presso la parrocchia Ascensione del Signore. Per Nosiglia occorre “ragionare seriamente sul modello di sviluppo socio-economico da proporre e per riflettere su quale sia la vocazione specifica dell’area metropolitana torinese” e compito della Chiesa è “valorizzare il positivo che emerge dalla storia quotidiana del mondo del lavoro. La denuncia delle situazioni di ingiustizia non basta se non viene accompagnata dalla costituzione di buone prassi che rendono il territorio qualcosa di animato e la storia delle imprese qualcosa di dignitoso e di bello”. Per garantire un futuro dignitoso al lavoro, avverte, occorre anzitutto “concentrarsi sul fattore umano” e “avviare processi di dialogo autentico e di lavoro comune tra istituzioni pubbliche, imprese, sindacati e sistema educativo, affinché il mondo del lavoro sia esperienza di valore per l’uomo e per la società”. Tra le priorità indicate dall’arcivescovo la costruzione di percorsi “che facilitino l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro”. Ma occorre ripartire, ammonisce, “dalla formazione e dall’accompagnamento ad autentiche vocazioni laicali che sappiano impegnarsi in ruoli di responsabilità nel mondo del lavoro, dell’economia e della politica”.

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