Braccianti stranieri: Medu, rapporto sulle condizioni dei 3.000 sfruttati nella Piana di Gioia Tauro

Si intitola “I dannati della terra” ed è il Rapporto 2018 sulle condizioni di vita e di lavoro dei braccianti stranieri nella Piana di Gioia Tauro. Sarà presentato il 3 maggio a Roma (ore 10,30, Sala Stampa Estera, via dell’Umiltà 83/c) da Medici per i diritti umani (Medu). Sono infatti sempre di più i migranti titolari di protezione internazionale o umanitaria giunti recentemente in Italia che, in assenza di adeguate politiche di integrazione, si ritrovano a lavorare nelle campagne in condizioni di sfruttamento e grave emarginazione. “I grandi ghetti di lavoratori migranti nella Piana di Gioia Tauro rappresentano uno scandalo italiano dimenticato dalla politica – ricorda Medu – e sono il segno più evidente di tutte le contraddizioni della gestione del fenomeno migratorio nel nostro Paese”. Per il quinto anno consecutivo, un team di Medu è tornato a prestare prima assistenza medica e orientamento socio-sanitario agli oltre tremila lavoratori agricoli stranieri che giungono nella Piana di Gioia Tauro per la stagione agrumicola. Una stagione particolarmente critica in cui alle condizioni di vita e di lavoro dei migranti, segnate da una gravissima e cronica precarietà, si è andato ad aggiungere il tragico incendio della baraccopoli di San Ferdinando che ha provocato la morte di Becky Moses, giovane donna nigeriana. Nel corso della conferenza stampa, oltre al rapporto, verranno presentati i dati di cinque anni di attività nella Piana di Gioia Tauro del Progetto “Terragiusta” in cui il team e la clinica mobile di Medu hanno assistito duemila lavoratori migranti. Insieme a Jennifer Locatelli, Giulia Chiacchella e Alberto Barbieri di Medici per i Diritti Umani, parteciperanno Antonello Mangano, di terrelibere.org, Riccardo Noury, di Amnesty International Italia, e Ousmane Sangare che porterà la sua personale testimonianza di vita e di lavoro nella Piana di Gioia Tauro.

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