Vaccinazioni: Ricciardi (Iss), “grazie alla legge sull’obbligatorietà migliorata la copertura per tutte le fasce d’età. Restano alcune regioni maglia nera per il morbillo”

“Grande soddisfazione e gratitudine al governo. Il 2017 è stato l’anno shock per il morbillo. Ma grazie alla legge sull’obbligatorieta l’Italia è uscita da un posto infame nella classifica globale per numero di vaccinazioni”. Lo ha detto Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), alla conferenza stampa questa mattina al ministero della Salute sui dati riguardanti la copertura vaccinale in età pediatrica e adolescenziale. Secondo il bilancio al 31 dicembre 2017, il miglioramento delle coperture vaccinali è risultato significativo per tutte le fasce d’età. La legge approvata a luglio ha permesso un aumento delle vaccinazioni obbligatorie da 4 a 10, estendendo l’obbligo a vaccinazioni raccomandate già presenti in calendario dal 1999. Come è stato spiegato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e dallo stesso Ricciardi, la norma fu fortemente voluta dal governo a causa del crollo delle vaccinazioni. In particolare nel 2017, nel Paese si sono registrati 5000 casi di morbillo, di cui 300 tra operatori sanitari, e 4 decessi. “Migliaia di persone sono state salvate invece”, ha affermato il presidente dell’Iss. Lo scorso anno, la copertura vaccinale contro il morbillo, nei bambini nati nel 2015, era del 91,68%, +4,42% rispetto all’anno precedente. Non in tutte le regioni il trend è stato positivo per la lotta al morbillo. “Ci sono delle regioni maglia nera – ha dichiarato Ricciardi – come Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Sicilia, dove è evidente che c’è qualcosa che non va”. Ma c’è un altro capitolo che preoccupa il presidente dell’Istituto superiore di sanità e sono le infezioni ospedaliere, in primo luogo la polmonite, che miete vittime: “La polmonite per gli anziani è un killer – ha sottolineato -, nonostante il vaccino sia gratuito. Mentre l’antinfluenzale va ripetuto ogni anno, quello contro la polmonite ha una periodicità maggiore”. Ricciardi ha concluso con un auspicio: “Spero che il Parlamento faccia una normativa per gli operatori sanitari che oggi sono vaccinati solo nel 15% dei casi”.

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