Diocesi: Pescara, due strutture per accogliere i figli disabili dopo la morte dei genitori

“Due parrocchie hanno messo a disposizione appartamenti da otto camere e luoghi di vita comune, oltre a laboratori. È pronto anche uno staff di operatori specializzati che aiuteranno i ragazzi disabili a inserirsi, per esempio, nel mondo del lavoro. I progetti partiranno da settembre”. Lo ha annunciato don Marco Pagniello, direttore dell’Ufficio catechistico dell’arcidiocesi di Pescara, in occasione del convegno “Dopo di noi. Passo dopo passo… con noi”, organizzato oggi nella parrocchia Spirito Santo, alla presenza di famiglie e associazione del territorio.

“Abbiamo presentato lo stato dei lavori – spiega al Sir -, il nostro è un impegno per lavorare insieme, perché ci sia una vera inclusione delle persone disabili e sollievo per i genitori che si chiedono cosa sarà dei figli dopo la propria morte”. A coordinare i progetti dell’arcidiocesi di Pescara sarà una fondazione della Curia. “Negli appartamenti le persone disabili potranno essere impegnate in cammini di autonomia e di inclusione e accolte dopo la morte dei genitori – sottolinea il sacerdote -. Un altro progetto invece vuole favorire l’incontro delle famiglie tra di loro perché possano ritrovarsi e fare rete. Così vogliamo sostenere la dignità e l’autonomia delle persone disabili”.

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