Card. Lercaro: film “Secondo lo Spirito” su Tv2000. Mons. Zuppi (Bologna), “attento ai poveri e all’edificazione della Chiesa”

“Se condividiamo il pane celeste, come non condivideremo il pane terreno?”. È la frase del card. Giacomo Lercaro che l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Maria Zuppi sceglie per introdurre il film “Secondo lo Spirito” in Filmoteca Vaticana, venerdì 20 aprile alle 16.30, una presentazione in anteprima di Tv2000. Il documentario dedicato al card. Lercaro, firmato dal regista Lorenzo K. Stanzani, verrà messo in onda su Tv2000 domenica 22 aprile in prima serata. Per la proiezione nella sala cinema della Santa Sede sono intervenuti, insieme a l’arcivescovo di Bologna mons. Zuppi, il vescovo ausiliare emerito mons. Ernesto Vecchi, l’Amministratore delegato di Tv2000 Massimo Porfiri, il direttore Paolo Ruffini e l’autore. L’opera viene proposta a cinquanta anni dal termine dell’incarico come arcivescovo di Bologna del card. Lercaro e programmata sulla rete della Conferenza episcopale italiana con la visita della diocesi di Bologna in Vaticano, sabato 21 aprile.

“Siamo a Roma per restituire la visita che papa Francesco ha compiuto da noi lo scorso ottobre” – ha dichiarato mons. Zuppi in Filmoteca Vaticana – “e l’altare su cui ha celebrato il Santo Padre riprendeva le parole, lo spirito, del card. Lercaro. Gli anni della pastorale del card. Lercaro sono stati straordinariamente ricchi verso la città, i poveri e l’edificazione della chiesa. Il card. Lercaro ha costruito decine di chiese ed era un riferimento della riforma liturgica. Ancora oggi le celebrazioni, anche nei posti più sperduti della diocesi di Bologna, hanno un’applicazione e una bellezza particolare che a mio parere derivano proprio dalla sensibilità del cardinale”. “Grande – ricorda ancora mons. Zuppi – era la sua attenzione verso i ragazzi e i più piccoli. Nelle immagini bellissime, commoventi e appassionanti del film emerge la sua immediatezza e la gioia dei suoi sentimenti verso la gente. Emerge il suo essere padre a casa sua dove ha ospitato per tantissimi anni decine di ragazzi che ancora oggi sono chiamati ‘i ragazzi di Lercaro’, anche se ormai sono diventati tutti nonni”. Concludendo l’arcivescovo di Bologna ha sottolineato: “Un insegnamento prezioso quello del card. Lercaro, anche per leggere meglio il presente. Il card. Lercaro ha vissuto gli anni difficili del Dopoguerra, gli anni Cinquanta, segnati da profonda povertà, ma anche la stagione bella della primavera del Concilio Vaticano II”.

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