Papa ad Alessano: mons. Angiuli (Ugento-S.Maria di Leuca), “speriamo di vedere presto don Tonino beato”

“Speriamo di vedere presto don Tonino beato!”. A fare proprie le parole di “una tenerissima lettera” di due ragazzi che non hanno conosciuto don Tonino Bello è stato mons. Vito Angiuli, nel saluto rivolto al Papa ad Alessano, dopo la sosta di preghiera di Francesco sulla tomba del servo di Dio, a 25 anni dalla morte. “Testimonianza commovente”, ha commentato il vescovo: “Due ragazzi che non hanno conosciuto don Tonino, a distanza di venticinque anni dalla sua morte, avvertono il fascino della sua paternità e additano il suo stile di vita come un esempio per noi pastori”. “Nelle sue esortazioni all’amore verso i poveri, all’impegno per la pace, all’accoglienza dei migranti, ci sembra di riascoltare l’eco delle parole che più volte ci ha rivolto il nostro amato don Tonino”, ha proseguito Angiuli: “Nei suoi gesti, ci pare di intravedere gli esempi di vita che don Tonino ci ha lasciato. Troppo evidente ci sembra la somiglianza. Ogni volta che lei appare alla finestra del palazzo apostolico, a noi viene in mente il titolo di un libro di don Tonino: ‘Alla finestra la speranza’. Sì, Padre Santo, le Sue parole, come quelle di don Tonino, ci aiutano a non farci rubare la speranza”. Poi il vescovo, ringraziando il Papa per la sua visita in Salento, ha citato “alcuni gravi problemi che affliggono il nostro territorio: il flagello della xylella che ha devastato la bellezza dei nostri alberi d’ulivo; il ricorrente tentativo di deturpare il nostro mare; la precarietà e la mancanza di lavoro; la ripresa delle migrazioni di molti giovani e di interi nuclei familiari; il grido di dolore di tanti poveri umiliati nella loro dignità umana”.
 

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