Politica: Rapporto Giovani 2018, quasi il 41% degli under 35 si sente lontano da tutta l’offerta in campo

Il 35,1% dei giovani italiani esprime una vicinanza alta e convinta per almeno un partito, il 24,2% pur non sentendosi vicino ad un partito esprimono un interesse potenziale per una forza politica mentre il 40,7% è disaffezionato, si sente cioè lontano da tutta l’offerta in campo. È quanto emerge dalla quinta edizione del Rapporto Giovani, l’indagine curata dall’Istituto Toniolo, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo. “Nonostante l’attuale quadro poco incoraggiante – si legge in una nota – il 73,8% degli intervistati si dichiara convinto che sia ancora possibile impegnarsi in prima persona per cercare di far funzionare meglio le cose in Italia”.
Il Rapporto 2018 mette anche a confronto i giovani italiani e i coetanei europei nel quadro delle aspirazioni professionali e come ritengano di poterle realizzare: sono i tedeschi (39,6%) e gli spagnoli (36,7%) a esprimere maggiori certezze su ciò che intendono realizzare nel loro futuro professionale, mentre si dichiarano certi del loro destino il 31,3% dei britannici, il 28,8% dei francesi e meno di 1 italiano su 4 (22,5%). Viceversa, i giovani italiani spiccano (40,7%) insieme a spagnoli (35,3%) e francesi (33,6%) tra quelli che dichiarano di avere sì delle aspirazioni professionali definite, ma non sanno se riusciranno a realizzarle. Più preoccupante è il caso dei giovani disorientati, quelli che non hanno alcuna idea rispetto a un possibile percorso professionale o che non ci vogliono nemmeno pensare, che rappresentano insieme una quota consistente degli intervistati italiani (26,8%), francesi (25,4%) e britannici (23,4%).
Un altro aspetto che emerge dall’indagine è il modo con cui i giovani si pongono di fronte all’esperienza religiosa e alla trascendenza. “Viene rivelata – prosegue la nota – una sensibilità religiosa non spenta, ma attutita. Si è di fronte a un ‘fai da te’ in cui prevale la ricerca di benessere e armonia interiore”. Il 52,7% dice di credere nella religione cattolica (52,7%) mentre dichiara di non credere a nessuna religione il 23% degli intervistati. “Anche la frequenza ai riti conferma la distanza dei giovani dall’esperienza religiosa: coloro che dichiarano di frequentare la Chiesa una volta a settimana sono l’11,7%. Il 53,8% è costituito da frequentatori occasionali: il 20,2% partecipa a una funzione religiosa qualche volta l’anno oppure in particolari circostanze. Il 25,1% non partecipa mai”.

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