Nobel per la pace: Accademia Lincei, domani conferenza di Berit Reiss-Andrsen, presidente del Comitato di assegnazione

Come è cambiato il concetto di Pace negli anni e come si è evoluto il Premio Nobel per la Pace passando attraverso le diverse tendenze e interpretazioni: sarà questo il filo rosso della conferenza “The Nobel Peace Prize” che la Presidente del Comitato per l’assegnazione del Nobel, Berit Reiss-Andrsen, terrà domani 20 aprile all’Accademia dei Lincei, (Palazzo Corsini, ore 11.00) a Roma. Nel corso della conferenza, si legge in una nota dell’Accademia che ha promosso l’evento, “Andersen, che definisce il Premio il più prestigioso al mondo a dispetto delle controversie che a volte lo hanno accompagnato, darà una visione storica dell’evoluzione del Premio nei 116 anni dalla sua fondazione”. Nella conferenza si parlerà del testamento con cui Alfred Nobel istituì i cinque premi: medicina o fisiologia, chimica, fisica, letteratura e pace e come questo il testamento sia stato interpretato dalle varie commissioni che negli anni hanno assegnato il premio conferito per la prima volta a Jean Henri Dunant e Federic Passy , fino alla campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari. La conferenza della Andersen fa parte del ciclo delle sei conferenze di donne, insigni personalità, che danno il loro contributo alla scienza e alla politica per lo sviluppo umano. L’iniziativa rientra nel ciclo di sei conferenze cui, oltre alla Andersen, hanno partecipato: Fabiola Gianotti, che dirige il più grande laboratorio mondiale di fisica delle particelle, Emmanuelle Charpentier, Direttrice del Max Plank Institute e ideatrice della nuova tecnica che promette di rivoluzionare il mondo della genetica e quello biomedico, Elena Cattaneo, Senatrice a vita e Direttrice del laboratorio di biologia delle cellule staminali, Bina Agarwal, vincitrice del Premio Balzan per i “Gender Studies”, economista che ha contribuito a cambiare la legislazione indiana che precludeva l’eredità terriera alle donne, e Marcella Frangipane, archeologa che dirige il grande progetto nel sito di Arslantepe, Malatya (Turchia), uno dei principali “Grandi Scavi” della Sapienza.

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