Media: don Maffeis (Cei), “abitare maggiormente il territorio con proposte culturali”

“Una delle nostre priorità va a potenziare la scelta di abitare il territorio con proposte culturali che si muovano sulla duplice linea dell’approfondimento teorico e dell’offerta di iniziative pastorali”, rimarca don Ivan Maffeis, sottosegretario della Conferenza episcopale italiana e direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali intervenendo questa mattina nella tavola rotonda dedicata alla Comunicazione istituzionale e al dibattito pubblico durante il XI seminario professionale sugli uffici di comunicazione della Chiesa organizzato dalla Pontificia Università della Santa Croce. Il sottosegretario Cei, oltre ad anticipare l’imminente rilascio di un nuovo portale comunicativo in occasione della 52a Giornata delle comunicazioni sociali il prossimo 13 maggio, sottolinea anche la sfida educativa nel settore della comunicazione.
Come ricorda papa Francesco, indica don Maffeis, “la responsabilità di ciascuno nella comunicazione della verità chiede di educarsi e di educare al discernimento, all’approfondimento, alla capacità di essere presenti nel dibattito pubblico con una precisa identità. Il cammino formativo cerca di rispondere alle esigenze manifestate dai Rettori dei Seminari: al riguardo, abbiamo preparato nei mesi scorsi un manuale di comunicazione (‘Di terra e di cielo’, San Paolo 2017) e promosso una settimana estiva di formazione a luglio”.
E aggiunge: “Siamo attenti alle richieste delle diocesi (per incontri con gli animatori della cultura e della comunicazione, ma anche con associazioni, famiglie, scuole) e a loro è destinato il testo che da tre anni accompagna il Messaggio del Papa con riflessioni, commenti e schede pastorali (‘Fake news e giornalismo di pace’, Morcelliana 2018). E più in generale, abbiamo approfittato della domanda di formazione di cui lo stesso Ordine dei giornalisti si è fatto portavoce per inserirci con percorsi qualificati e gratuiti che ci hanno portato a incontrare centinaia di professionisti”.
Da ultimo, don Maffeis ha ricordato come per la Chiesa in Italia sia fondamentale, nella prassi comunicativa, anche promuovere dialogo e sinergia con le altre Conferenze episcopali. “Di qui la scelta di investire sulla dimensione del Sir Europa, anche in risposta alla richiesta esplicita di alcune Chiese, specie dell’Est, di essere aiutate a comunicare all’opinione pubblica un’immagine di sé non deformata. All’intensificarsi delle relazioni tra noi contribuisce anche l’incontro annuale dei portavoce delle diverse Conferenze episcopali, che quest’anno si svolgerà a Roma a fine giugno”.

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