Immigrazione: Zanchini (Legambiente), “il reato di solidarietà è un’assurdità”

“Il reato di solidarietà è un’assurdità che qualcuno si è inventato per ragioni politiche”. Lo ha detto Edoardo Zanchini di Legambiente, durante la conferenza di presentazione questa mattina in Senato dell’iniziativa dei cittadini europei “Welcoming Europe. Per un’Europa che accoglie”. Il progetto si pone tre obiettivi: decriminalizzare la solidarietà, creare passaggi sicuri per i rifugiati, proteggere le vittime di abusi. In collegamento streaming, l’iniziativa è stata presentata anche a Bardonecchia, dove hanno portato la loro testimonianza il pastore valdese David Rostan e i volontari delle associazioni Rainbow for Africa e Tous Migrants. Nell’arco di 12 mesi, i promotori vogliono raccogliere un milione di firme di cittadini europei in almeno sette Paesi. In virtù della “raccolta delle firme – ha aggiunto Zanchini -, la Commissione europea dovrà stendere un atto legislativo. Si comincia da oggi per raccogliere le firme, in alcuni Paesi sarà più difficile, pensiamo all’Ungheria o alla Francia”. Sono molte le associazioni che aderiscono al progetto, fra cui Radicali italiani, Acli, Fcei e Actionaid. “L’iniziativa propone l’introduzione di sponsor quali garanti per l’ingresso dei richiedenti asilo – ha spiegato Chiara Favilli dell’Università di Firenze -. In questo modo si aggiunge un ulteriore canale di accesso al fondo. La previsione di un accesso diretto è importante perché si aggiunge ai canali istituzionali. Oggi grazie a Caritas e Sant’Egidio abbiamo già dei corridoi umanitari ma dovrebbero essere aggiuntivi e non sostitutivi allo Stato. Il sistema a cui ci ispiriamo è quello canadese per l’accompagnamento delle comunità locali all’integrazione. Inoltre proponiamo di modificare la direttiva che impone sanzioni ai privati che forniscono assistenza sanitaria senza fini di lucro. E infine l’accesso alla giustizia e l’ingresso dei lavoratori non qualificati. Lo straniero che non è in regola diventa un soggetto invisibile che non può difendersi. L’Ice chiede che nelle normative europee vengano affinati gli strumenti affinché non ci siano conseguenze negative per chi denuncia. Queste proposte – ha concluso – non sono rivoluzionarie e non cambiano radicalmente il quadro vigente, dimostrano che si può rendere più efficace il sistema dei flussi ispirato al principio dell’accoglienza che una parte dei popoli europei vuole”. È possibile sottoscrivere l’iniziativa on line sul sito www.welcomingeurope.it e nei vari banchetti che verranno realizzati.

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