Immigrazione: Rapporto Giovani 2018, per oltre il 70% degli under 35 in Italia c’è un atteggiamento generale diffidente e ostile

“Oltre il 70% dei giovani intervistati ritiene che l’atteggiamento generale degli italiani nei confronti degli immigrati sia prevalentemente diffidente e ostile. Nel confronto con la rilevazione del 2015 il dato si impenna: in quell’anno, infatti, la stessa percezione riguardava il 57%”. È quanto emerge dal Rapporto Giovani 2018, in uscita in questi giorni in occasione della 94ª Giornata per l’Università Cattolica. Curata dall’Istituto Toniolo, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo, la quinta edizione dell’indagine fa emergere come “in condizioni di scarsità di lavoro di cui soffrono soprattutto le nuove generazioni, i giovani tendono ad assumere un atteggiamento protezionistico: la maggioranza (soprattutto nelle classi sociali più deboli) ritiene che l’immigrazione dovrebbe essere gestita in modo da non entrare in competizione con le condizioni di lavoro di chi già è in Italia”. In particolare, più del 60% ritiene che i datori di lavoro dovrebbero prendere in considerazione l’offerta di lavoro degli italiani prima di valutare quella degli immigrati (62,6%), a fronte del 37,4% che si dichiara in disaccordo con questa affermazione. Secondo il Rapporto Giovani 2018, “il timore della concorrenza lavorativa degli immigrati non risulta comunque più forte rispetto al prolungamento della permanenza dei lavoratori più anziani e alla crescente automazione nei processi produttivi”. “Esiste quindi una preoccupazione generale sull’impatto dei cambiamenti demografici, sociali e tecnologici rispetto alle opportunità di lavoro, che spinge i giovani con capitale umano più debole verso posizioni difensive”. Inoltre, se si considera l’atteggiamento verso gli stranieri regolari presenti in Italia, si ottiene una valutazione largamente positiva (solo 1 su 3 pensa che la loro presenza peggiori la sicurezza e l’economia del Paese).

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