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Oltre 230 monasteri, conventi, case religiose in Germania apriranno le loro porte il 21 aprile per la seconda “Giornata dei monasteri aperti”: coordinata dalla Conferenza degli ordini religiosi (Dok) su tutto il territorio federale vuole dare la possibilità a chi lo desidera di “conoscere, porre domande, vedere, curiosare, condividere”. È necessario “mostrare la diversità dei carismi e dei modi di vita. Molte persone hanno una visione limitata: la religiosa gira con il velo e il monaco con il cappuccio. Ma il paesaggio religioso è molto più colorato, la natura degli ordini molto diversificata e spesso notiamo come cambia la percezione nei nostri visitatori”, ha spiegato l’abate Hermann-Josef Kugler, responsabile della Dok. Quest’anno il tema è “Bene. Noi siamo qui”.
Visite guidate, condivisione di momenti di preghiera, laboratori di canto, mostre, film, arte, convivialità e possibilità di scambio personale sono gli elementi che ritornano nel programma dei monasteri che hanno dato l’adesione all’iniziativa e sono rintracciabili su una cartina interattiva (http://tag-der-offenen-klöster.de). Si renderanno accessibili monasteri di secolare tradizione dalla natura contemplativa e giovanissime comunità con una forte attenzione al servizio nei più vari contesti. Perché oltre alla varietà è utile “mostrare com’è vivere in un monastero nel XXI secolo”, spiega ancora l’abate Kugler. In Germania vi sono 421 comunità religiose in cui vivono circa 15mila suore e 4mila religiosi.