Armi chimiche in Siria: Opcw non è ancora riuscita a raggiungere Douma per problemi di sicurezza

(da New York) La squadra di tecnici dell’Organizzazione per il controllo delle armi chimiche (Opcw), arrivata in Siria il 16 aprile per accertare l’uso di gas nella città di Douma lo scorso 7 aprile, non è ancora riuscita a raggiungere la città per problemi di sicurezza. A dichiararlo è stato Ahmet Üzümcü, direttore dell’agenzia indipendente incaricata dall’Onu per l’ispezione. Il gruppo di lavoro, soprannominato Fact-Finding Mission, era giunto a Damasco ma poiché i militari siriani, occupati nello sgombero delle popolazioni di Ghouta, non sono ancora entrati a Douma è stato il Dipartimento per la sicurezza delle Nazioni Unite (Undss) a prendere accordi con le autorità siriane per scortare i tecnici fino ad un luogo concordato, dove sarebbero poi subentrati, come protezione, un gruppo di militari russi che al momento controllano la zona. L’Undss ha preferito una ricognizione preventiva, senza i tecnici dell’Opcw ma giunti al sito 1, la presenza di una folla estremamente numerosa ha suggerito il ritiro, mentre durante la visita al sito 2 un’esplosione e colpi di armi da fuoco leggere ha bloccato il proseguimento della missione. “Questo incidente evidenzia l’ambiente altamente volatile in cui la Fact-Finding Mission si trova a lavorare e quali rischi per la sicurezza devono essere affontati”, ha ribadito Üzümcü che ha comunque espresso la sua gratitudine per il sostegno degli Stati alla missione siriana. Il mandato ricevuto dall’organizzazione è quello infatti di “stabilire fatti riguardanti le accuse sull’uso di sostanze chimiche tossiche, a fini ostili (a quanto riferito si tratta di cloro), nella Repubblica araba siriana”. L’Opcw non ha rilasciato informazioni sull’indagine in corso, al fine di preservare l’integrità del processo investigativo e i suoi risultati, e garantire la sicurezza degli esperti e del personale coinvolto. “Al momento, non sappiamo quando il team Fact-Finding Mission possa essere schierato a Douma”, ha concluso Üzümcü.

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