Ius soli: Fedeli (ministro Istruzione), “andava affrontato con coraggio e responsabilità diversa nella costruzione della società”

“Il tema dello ius soli andava affrontato con coraggio dentro una dimensione e responsabilità diversa nella costruzione della società”. Lo ha detto questa sera il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, in occasione della presentazione del libro “La luce in fondo al tunnel. Dialoghi sulla vita e la modernità” (ed. San Paolo e Comunità di Sant’Egidio), a cura di Mario Marazzitti e Luca Riccardi, a Roma. “Ho perso di poco il collegio a Pisa perché gli immigrati integrati sono quelli che hanno votato Lega”, ha spiegato il ministro che ammette un errore: “Non abbiamo fatto vivere lo ius soli come ricchezza per tutti, trovando gli strumenti dell’integrazione. È un aspetto che non abbiamo saputo far vivere dentro il dibattito pubblico”. Cercando un parallelismo tra Zygmunt Bauman e Papa Francesco, Fedeli ha affermato che “ci sono convergenze di valori e finalità, non di idee, tra un marxista e il Papa”. “È la stessa lettura sulla necessità di un’integrazione in un contesto di globalizzazione – ha sostenuto -. Entrambi invitano a non guardare indietro con nostalgia”. Il tema del dialogo, secondo il ministro, “non è da buonisti”. “Nell’incrocio dei testi di Papa Francesco e Bauman si nota che il valore del dialogo è il terreno su cui costruire l’integrazione”.

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