Incontro mondiale famiglie: mons. Martin (primate Irlanda), “comunicare oggi la visione bella e profetica del progetto di Dio” su uomo e donna

“L’Incontro mondiale delle famiglie cercherà di comunicare e distillare per la nostra epoca la visione bella e profetica del progetto di Dio per il matrimonio e la famiglia” perché “crediamo che la proclamazione della Chiesa della famiglia sia una buona notizia per la società e il mondo”. È un passaggio del lungo intervento del primate d’Irlanda, l’arcivescovo di Armagh Eamon Martin, tenuto ieri alla Pontificia Università della Santa Croce al Seminario sugli Uffici di comunicazione della Chiesa su “Dialogo, rispetto e libertà d’espressione nell’arena pubblica”, in corso in questi giorni. “Comunicare la famiglia”, intesa come unione d’amore tra un uomo e una donna aperti al dono di figli che possono nascere da questa unione, “può apparire sempre più contro-culturale in molte parti del mondo, compreso in Irlanda”. Secondo mons. Martin, “per comunicare questa visione della famiglia il modo migliore è attraverso le famiglie”, che non sono solo “oggetto del ministero pastorale della Chiesa e dell’evangelizzazione, ma potenti agenti di evangelizzazione”. Il vescovo, dopo aver enumerato le tante iniziative che coinvolgono le famiglie irlandesi nel cammino di preparazione all’Incontro mondiale, ha insistito sulla necessità per la Chiesa di accompagnare le famiglie, in qualsiasi situazione si trovino, di cercare “nuove vie per comunicare” il nostro ideale e di lasciarsi coinvolgere nei dialoghi che – sul piano politico e sociale – hanno implicazioni per la famiglia.

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