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(Strasburgo) “Porre termine al più presto all’escalation di guerra”, perseguire una “soluzione politica”, facilitare l’impegno umanitario a favore della popolazione civile. Sono i punti affrontati da Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera, a proposito della crisi siriana. Mogherini relaziona davanti all’Europarlamento riunito in plenaria a Strasburgo. Riprende le posizioni di Onu e Ue già rese note e ribadisce che “l’uso delle armi chimiche” da parte del regime “è inaccettabile”. In questo senso la posizione europea è “unitaria”, mentre l’azione militare sul campo è appannaggio di Usa, Francia e Regno Unito. Più la guerra prosegue, più diventa difficile la stessa soluzione politica. Le autorità siriane sono chiamate al tavolo negoziale di Ginevra, ribadisce Mogherini, e una pressione in tal senso deve giungere dalle potenze più vicine ad Assad, ovvero Russia e Iran. Quindi aggiunge che l’obiettivo di fondo per tutti gli attori coinvolti è “una Siria in pace e democratica”, “sicura”, “dove ognuno possa sentirsi a casa sua”.