Caritas: card. Bassetti, “un cristiano non può rassegnarsi a economia utilitarista e cultura dello scarto”

“Un cristiano non può rassegnarsi supinamente all’affermazione di una economia utilitarista e di una cultura dello scarto che esclude i giovani, gli anziani, i nascituri, i perseguitati e gli affamati”. Lo ha affermato oggi il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nel suo intervento al 40° Convegno nazionale delle Caritas diocesane in corso dal 16 al 19 aprile ad Abano Terme (Padova). Oltre 600 i partecipanti, da 220 Caritas diocesane. Il cardinale Bassetti ha sottolineato l’importanza della “condivisione concreta della vita e dei beni” come caratteristica dell’esperienza cristiana. “I cristiani – ha affermato – sono coloro che gridano con la loro vita che è possibile vivere la fraternità, la gratuità, il dono, la giustizia, la pace. Non si tratta di utopia, di buonismo, ma di ciò di cui il mondo ha bisogno per uscire dal pauroso avvitamento su se stesso che lo sta conducendo ad offendere il creato, a strutturare il disordine come regola dei rapporti fra le nazioni, a lasciare indietro i deboli e i poveri all’interno delle società”. Perché, ha proseguito, “quando l’individualismo e l’avidità diventano l’ideologia dominante e sono posti a fondamento dello sviluppo economico e sociale, essi generano un sistema che esclude, marginalizza, depreda l’ambiente, genera tali diseguaglianze da rendere insostenibile la vita sociale”. “C’è una verità dell’uomo che va profeticamente testimoniata – ha chiarito -: l’uomo non trova realizzazione e felicità nell’assecondare l’avidità, i suoi interessi personali, e nell’individualismo; l’uomo trova la sua realizzazione e la sua felicità nella condivisione di vita, nell’accoglienza dell’altro, nella vita di relazione che implica necessariamente anche la rinuncia a qualcosa dell’io”.

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