(Strasburgo) Nel pacchetto annuale sull’allargamento che valuta lo stato di avanzamento dei Balcani occidentali verso l’adesione all’Ue, pubblicato oggi dalla Commissione europea, ognuno dei sei Paesi balcanici è valutato secondo i criteri prestabiliti e in base ai risultati raggiunti. Per la prima volta insieme al Pacchetto la Commissione pubblica anche le sue valutazioni annuali per le riforme economiche nella regione: una economia funzionante è ritenuta infatti essenziale per proseguire nel cammino verso l’Ue. A tutti i Paesi balcanici viene raccomandato di dare priorità alle riforme negli ambiti principali, quali lo stato di diritto, i diritti umani, le istituzioni democratiche e la riforma nella pubblica amministrazione come anche negli ambiti dello sviluppo economico e della competitività, aree dove si notano rilevanti carenze. “La nostra politica di allargamento continua a trainare le riforme nei Balcani occidentali modernizzando l’economia e le società nell’area”, commenta Johannes Hahn, commissario per la politica di vicinato e i negoziati di allargamento. E aggiunge: “Sia chiaro non ci saranno scorciatoie sul cammino europeo, e questo vale per tutti i Paesi dei Balcani occidentali, perché rimangono delle lacune importanti”. L’eurocommissario ha chiesto di accelerare le riforme, specialmente nello Stato di diritto, perché “le riforme non sono “per Bruxelles”; un sistema giudiziario che funziona, una lotta reale alla criminalità organizzata, una pubblica amministrazione efficiente e un’economia più forte andranno a beneficio di tutta la regione e dei suoi cittadini, come anche dell’intera Europa”.